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magistratura

magistratura [ma-gi-stra-tù-ra] nome femm. (plur. magistrature) [etimologia: derivato dal latino magistratu(m), proveniente a sua volta da magister «guida», «capo»]. [1] L’insieme degli organi dello Stato che si occupano di far rispettare le leggi di ogni tipo e puniscono chi non le rispetta: l’articolo 104 della Costituzione della Repubblica Italiana garantisce l’autonomia e l’indipendenza della magistratura dagli altri poteri; l’organo che governa la magistratura è il Consiglio Superiore della Magistratura presieduto dal Presidente della Repubblica. || L’insieme dei magistrati, cioè dei pubblici ufficiali chiamati a esercitare la giustizia: si entra in magistratura per concorso pubblico. [2] Nell’antichità e nel Medioevo, carica pubblica esercitata per un periodo da una o più persone che generalmente venivano elette: i due consoli erano la più importante magistratura della Roma repubblicana e rimanevano in carica un anno. || Il termine può essere usato anche oggi in riferimento alla più alta carica dello Stato: il Presidente della Repubblica è la suprema magistratura dello Stato italiano.

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