Il dizionario -
degli studenti

Progetto

In occasione di alcuni corsi di aggiornamento promossi, tra il 2016 e il 2018, dalla Sovrintendenza agli Studi della Regione Autonoma Valle d’Aosta in collaborazione con la Fondazione Natalino Sapegno, il prof. Giuseppe Patota ha proposto ai docenti presenti di lavorare a un progetto comune volto ad arricchire la consistenza del lessico ricettivo e produttivo effettivamente usato dagli studenti della scuola secondaria di primo grado – un’ esigenza condivisa dagli e dalle insegnanti – con la creazione di un dizionario pensato e scritto appositamente per gli studenti della secondaria di primo grado: così è nato lo Studiabolario, che vuole essere uno strumento di consultazione agile e adeguato alle esigenze di studio e di arricchimento linguistico dei ragazzi di 11-13 anni.

Un gruppo di docenti di italiano, sotto la direzione scientifica del prof. Patota e il coordinamento della Fondazione Sapegno, ha così selezionato e analizzato numerose parole-chiave relative a varie discipline presenti nel curricolo della scuola secondaria di primo grado, e ha quindi predisposto, avvalendosi il più possibile della collaborazione dei colleghi di altre materie, le definizioni che si mettono ora a disposizione degli studenti di tutta Italia.

Il lavoro continuerà: questo Studiabolario verrà arricchito ogni semestre. Buona consultazione e – perché no? – buona lettura!

Giulia Radin

Fondazione Sapegno


Le Indicazioni nazionali per la lingua italiana relative alla conclusione del primo ciclo definiscono, per quel che riguarda la competenza lessicale, il profilo di uno studente in grado di comprendere e di usare in modo appropriato le parole di quello che Tullio De Mauro ha definito a suo tempo il vocabolario di base (a sua volta articolato in vocabolario fondamentale, di alto uso di alta disponibilità): un insieme di circa 7000 parole con le quali tutti noi organizziamo e produciamo più del 90% dei nostri testi parlati e scritti. L’esperienza didattica dimostra che, accanto a queste parole, gli studenti del primo ciclo hanno bisogno di dominare alcuni tecnicismi propri di alcunediscipline (dalla matematica alla storia, dalla biologia all’arte, dalla musica alla tecnologia) con cui vengono a confrontarsi nel loro percorso di studi. Qui cominciano le difficoltà, perché normalmente, di queste parole, i dizionari dell’uso – compresi i migliori – offrono definizioni complesse, certamente non a misura di bambino o di preadolescente, e qualche volta neppure a misura di adulto. Da questa constatazione è nata l’idea di costruire lo Studiabolario: un vocabolario amichevole, che descrive (e continuerà a descrivere) in modo circostanziato ma chiaro e autosufficiente il significato di alcune parole legate alle materie con cui i ragazzi si confronteranno nel loro percorso scolastico. Grazie a tutti coloro – e in particolare ai Colleghi insegnanti – che di questo Studiabolario hanno reso possibile l’avvio.

Giuseppe Patota


Si ringraziano sentitamente:

  • la Sovrintendenza agli Studi della Regione Valle d’Aosta, che ha creduto nel progetto e sostenuto una specifica formazione lessicografica dei docenti di italiano della scuola secondaria di primo grado;
  • i docenti valdostani che con grande dedizione e passione hanno realizzato le voci dello “Studiabolario”
  • le Istituzioni scolastiche coinvolte:
Abbé J.M. Trèves
Emile Lexert
Eugenia Martinet
Luigi Barone
Luigi Enaudi
Maria Ida Viglino
Saint-Roch
Comunità montana Grand-Combin
Comunità montana Mont-Emilius 3
Comunità montana Mont-Rose A
Comunità montana Valdigne Mont-Blanc