discriminazione [di-scri-mi-na-zió-ne] nome femm. (plur. discriminazioni) [etimologia: dal latino discriminatione(m)]. Modo di considerare e di trattare le persone diversamente, in base alla loro provenienza, condizione, sesso, identità di genere o anche altre caratteristiche:  l’allenatore non fa discriminazioni tra i suoi giocatori, infatti fa giocare tutti almeno per cinque minuti;  l’eliminazione delle barriere architettoniche garantisce la non discriminazione delle persone con disabilità. || discriminazione sessuale: diversità di riconoscimento dei diritti o diversità di comportamento nei confronti delle donne e/o delle persone in base al loro orientamento sessuale:  ancora oggi esistono discriminazioni sessuali sul lavoro. || discriminazione razziale o etnica: qualunque azione che non riconosca la pari dignità delle persone a causa della loro origine e del colore della loro pelle, e che limita la loro libertà. || discriminazione religiosa: intolleranza nei confronti di chi professa una religione diversa, che può portare anche alla persecuzione.