veduta [ve-dù-ta] nome femm. (plur. vedute) [etimologia: da veduto, participio passato di vedere]. [1] Il fatto o la possibilità di vedere: la costruzione del nuovo condominio ha impedito la veduta sulla piazza agli abitanti della casetta; l’espressione “lo so per veduta” significa che lo so per averlo visto. [2] La vista intesa come possibilità di vedere, come il panorama che si può vedere da un luogo, oppure come il campo visivo:  dalla Torre civica si ha una veduta spettacolare sulla città;  l’appartamento aveva una veduta unica sul mare;  «poi volò fuor de la veduta mia» (Petrarca). [3] In arte, dipinto, disegno, stampa o fotografia che rappresenta un paesaggio in cui la realtà è raffigurata con precisione e in cui spesso predominano gli elementi architettonici su quelli naturali:  uno dei più celebri pittori di vedute del Settecento fu il veneziano Canaletto; ho acquistato su una bancarella un’antica veduta del Colosseo;  in questa fotografia si ha una bella veduta del Golfo di Napoli. ǁ veduta prospettica: disegno architettonico che rappresenta un edificio in prospettiva:  l’architetto ha mostrato al cliente una veduta prospettica della villa. [4] In senso figurato, idee e princìpi che caratterizzano la mentalità di un individuo:  mio nonno è un uomo di larghe vedute, cioè ha una mentalità aperta e moderna.