Il dizionario -
degli studenti
cavaliere [ca-va-liè-re ] nome masch. [etimologia: dal latino caballariu(m), «scudiero», a sua volta derivato da caballus«cavallo»]. [1] Persona che sa andare e/o va a cavallo: durante la passeggiata, il cavallo si spaventò e fece cadere il cavaliere a terra. [2] Soldato a cavallo, membro del reparto militare della cavalleria: oltre che dai fanti, cioè i soldati a piedi, gli eserciti del passato erano formati anche dai cavalieri. || cavalieri erranti: nei poemi e nei romanzi cavallereschi, i cavalieri che andavano in cerca d’avventure nobili e pericolose, pronti a difendere donne, deboli e oppressi: Baiardo era un cavaliere errante famoso per essere senza macchia e senza paura. [3] Uomo gentile e servizievole, soprattutto con le donne: quel ragazzo ha ceduto il suo posto in autobus a una signora: è proprio un cavaliere! [4] Chi accompagna una donna a una festa: Marco, al ricevimento, mi ha fatto da cavaliere. || cavalier servente: nel Settecento, corteggiatore. [5] Persona che riceve dal Capo di uno Stato un’onorificenza chiamata “cavalierato”: il mio bisnonno era cavaliere di Vittorio Veneto, invece mio nonno è cavaliere della Repubblica. || cavaliere del lavoro: titolo che il Capo dello Stato italiano dà a una persona per i risultati raggiunti nella creazione, nello sviluppo e nel miglioramento dell’economia della nazione. [6] Nella Roma antica, appartenente all’ordine equestre, cioè dei cavalieri; al tempo dei comuni italiani medievali, l’ufficiale del podestà (il capo del comune): nell’antica Roma i cavalieri erano i Romani che potevano permettersi un cavallo in guerra; nel Medioevo, invece, erano coloro che svolgevano operazioni di polizia e vigilanza agli ordini del podestà. [7] a cavaliere: in posizione sopraelevata, dominante: il castello era a cavaliere di una valle stretta. || a cavaliere di: tra: a cavaliere di due secoli, cioè tra la fine di un secolo e l’inizio di quello successivo.