Il dizionario -
degli studenti

sciopero [sciò-pe-ro] nome masch. (plur. scioperi) [etimologia: dal verbo scioperare, proveniente dal latino tardo exoperare «smettere di lavorare]. [1] a. Interruzione temporanea del lavoro, con perdita del guadagno, organizzata dai lavoratori e in particolare dai loro rappresentanti (i sindacalisti) per migliorare le condizioni economiche o lavorative o sociali:  verso la fine dell’Ottocento gli operai ottennero il diritto di scioperoNella Costituzione italiana il diritto di sciopero è garantito dall’articolo 40. b. Astensione volontaria dal lavoro di chi ha una propria attività, come forma di protesta o pressione:  ieri c’è stato lo sciopero dei commercianti. c. Astensione collettiva dalle proprie attività di categorie di persone che non fanno un lavoro retribuito, come gli studenti, per fare rivendicazioni sociali o politiche:  le scuole e le università sono rimaste deserte per lo sciopero degli studenti. || sciopero generale: quello che coinvolge tutte le categorie di lavoratori di una determinata zona o nazione. || sciopero bianco: forma di protesta per cui i lavoratori rimangono sul posto di lavoro in modo da non perdere la retribuzione, ma rallentando la produzione o i servizi offerti. || sciopero a catena: astensione collettiva dal lavoro che coinvolge successivamente settori diversi  di lavoratori. || sciopero di solidarietà: quello fatto non per rivendicare i propri interessi, ma per sostenere quelli di altre categorie di lavoratori: || sciopero della fame e /o della sete: astensione volontaria dal cibo e/o dall’acqua fatta come forma di protesta per sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità su problemi sociali o politici:  i detenuti hanno organizzato uno sciopero della fame.

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